mercoledì 19 gennaio 2011

Da un jet supersonico la musica esce al contrario?



In linea di principio sì. Infatti, un suono si propaga nell’aria dalla fonte che lo produce sotto forma di onde, che si allontanano dalla sorgente stessa in tutte le direzioni con una certa velocità. Se la sorgente si muove a una velocità maggiore di quella del suono nella direzione di un osservatore, quando l’aereo passa sopra la testa di quest’ultimo, egli riceve prima le onde sonore emesse in quell’istante di quelle emesse quando l’aereo era ancora lontano. Quindi sente i suoni “all’incontrarlo”, cioè prima quello emesso dopo e viceversa. Mettere in pratica la cosa però è piuttosto difficile. Innanzitutto c’è il problema del “bang” supersonico, del rumore dei motori dell’aereo e, soprattutto, il fatto che se esso non smette l’emissione di suoni dopo essere passato sopra l’osservatore, i suoni emessi in allontanamento si sommerebbero a quelli emessi in avvicinamento. Risultato un gran baccano, non musica.

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