venerdì 21 gennaio 2011

E’ autentico il manoscritto di Voynich?

Il manoscritto, che prende nome da Wilfrid Voynich, un antiquario che lo acquistò nel 1912, è un codice di 234 pagine illustrate e scritte in un linguaggio o in un codice del tutto sconosciuto. Voynich lo portò in America cercò di decifrarlo. Allegata al libro, c’era una lettera che segnalava come il manoscritto fosse stato scritto da Ruggero Bacone, un frate francescano scienziato e filosofo vissuto tra il 1214 e il 1294. Nel corso degli anni, qualcuno ha indicato l’autore in Giordano Bruno, altri (confondendo il cognome Bacon di Ruggero Bacone) nel filosofo rinascimentale Francis Bacon. Fino a oggi, comunque, tutti i tentativi di decifrazione del manoscritto sono falliti. 

L’ultima parola? Gordon Rugg, un ricercatore della Keele liniversity (Inghilterra) che lo ha analizzato, è giunto alla conclusione che è possibile ricostruire le caratteristiche linguistiche del manoscritto usando tecniche crittografiche note all’epoca elisabettiana, suggerendo che si tratti di un falso cinquecentesco, realizzato dall’avventuriero Edward Kelley.

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